martedì 8 febbraio 2011
martedì 1 febbraio 2011
il mio Viaggio...su viaggiovero.com
mercoledì 12 gennaio 2011
il mio Viaggio

8000 km
30 posti di blocco
14 gg
7 stati
5 drivers
4 frontiere
2 multe
1 gomma bucata
1 fiat punto
Questo in sintesi il Viaggio, con la V maiuscola.
Prima sognato, desiderato, atteso, pianificato.
Poi toccato, odorato, gustato, udito e osservato… da un finestrino.
Un finestrino dietro al quale cambiano velocemente paesaggi e colori; un finestrino attraverso il quale filtrano raggi di sole sempre più caldi.
Si scende e il colore della pelle della gente è sempre più scuro, quello degli abiti via via più vivace.
Si scende e dai castigati veli delle donne si passa a vistosi copricapo portatutto.
Si scende e via via il finestrino diventa sempre più sporco, anche lui vissuto. Prima salsedine, poi sabbia, poi terra. Ma, su tutto, le impronte delle piccole mani dei bambini. Dal Marocco al Mali cambiano i tratti somatici, ma non il loro sguardo. Uno sguardo curioso tanto quanto il nostro verso di loro, curioso di scoprire per loro l’altro mondo, quello bianco, occidentale, ricco…per loro ora tutto racchiuso in una stramba fiat punto che senza motivo apparente macina kilometri sulla loro terra.
In questo momento non ci divide un oceano, né tanto meno un muro, ma solo un sottilissimo finestrino.
Cerchiamo di abbassarlo per ascoltare, sentire e vedere meglio. Ma in 14 giorni è difficile. Cerchi di respirare a pieni polmoni, di vedere lontano con un teleobiettivo, di catturare particolari con una videocamera. Ma è uno scendere in punta di piedi, un mordi e fuggi.
Eppure qualcosa ti scuote, ti emoziona, ti fa riflettere e ti riempie.
Ed è questo il senso, il significato del viaggio, del mio Viaggio. Ed è anche la risposta a chi mi chiede e mi ha chiesto il motivo di questa avventura.
Viaggio per la voglia di conoscenza, di esplorazione, fuori e dentro me stessa, perché solo così riesco a conoscermi meglio.
Solo quando sono in viaggio riesco a fare ogni cosa non perché devo, ma perché voglio, non come un automa, ma con passione ed entusiasmo.
Viaggio perché mi sento libera e viva, ed è una sensazione bellissima, oltre che una incontrovertibile necessità del mio essere.
E’ una droga, libera e legale, ma pur sempre una droga.
Ed io ho non ho nessuna intenzione di smettere.
martedì 11 gennaio 2011
Sono tornata...

Dopo 15 giorni in continuo movimento e sempre in allegra compagnia è dura rimanere sola con i miei pensieri, seduta su un aereo che mi sta riportando a casa.
Analisi e considerazioni. Tanti anni fa questo era il titolo costante delle tesine di scienze al liceo.
Non riesco a fare un bilancio, non lo si può fare, non è tempo. Solo riflessioni.
Sono partita con uno zaino pieno di tecnologia e un borsone come sempre troppo pesante, in compagnia di 4 persone che conoscevo appena.
Sono tornata con gli stessi bagagli, più sporchi e consumati, e con degli amici in più, credo e spero.
Durante il viaggio ho lasciato timori e perplessità e sono tornata con un pezzo di mondo nuovo per me, negli occhi e non solo.
Sono tornata con immagini e sensazioni forti, che purtroppo giorno dopo giorno andranno sgretolandosi lasciando il posto a vaghi ricordi, tenuti in vita da foto e filmati.
Sono tornata con la solita malinconia che mi accompagna alla fine di ogni viaggio. Per quello che lascio e quello a cui faccio ritorno, consapevole che non potrei apprezzare l’uno senza l’esistenza dell’altro.
Sono tornata con uno strano senso di inquietudine…lo stesso che la quotidianità appiattisce e sbiadisce, ma immancabilmente si fa sentire in questi momenti di introspezione.
Sono tornata con qualche dubbio in più e qualche certezza in meno…ma ce n’è una che per fortuna non mi lascia mai: il mondo, così come la vita, è una cosa meravigliosa.